Premessa di chi scrive 

I risultati dell’attuale revisione della letteratura indicano che i gruppi sociali sono efficaci nel migliorare le competenze sociali di soggetti con disturbo dello spettro autistico (DSA). Vi presentiamo di seguito la sintesi dell’articolo pubblicato sa Moody e Laugeson in cui vengono riportati alcuni esempi dei programmi che si sono rivelati efficaci in relazione alla fase dello sviluppo dello studente.

Buona lettura!

Riferimenti articolo 

Social Skills Training in Autism Spectrum Disorder Across the Lifespan

Christine T. Moody, Elizabeth A. Laugeson

DOI: 10.1016/j.chc.2019.11.001

Introduzione

Recenti ricerche e matanalisi mostrano come i gruppi sociali costituiscano una pratica basata sull’evidenza ma gli interventi variano a seconda delle fasi di sviluppo.

A seguire una revisione suddivisa per fasce d’età.

Prima infanzia (0–6 anni)

La maggior parte degli studi presenti in letteratura per questa fascia d’età (31 su 35) suggerisce che i gruppi sociali possono essere efficaci nello sviluppo di abilità sociali adeguate alla prima infanzia. 

Gli studi che hanno mostrato prove di efficacia adottano principalmente una modalità di insegnamento in piccolo gruppo, ma presentano una certa variabilità nella frequenza e nell’intensità delle sessioni d’insegnamento. Diversi programmi si basano su sessioni con cadenza settimanale altri invece su programmi intensivi di settimane o mesi. Anche la durata delle sessioni di insegnamento mostra una certa variabilità variando dai 60 ai 90 minuti fino a programmi intensivi. 

Le abilità oggetto di insegnamento in questa fascia d’età includono abilità legate al gioco (es. imitazione nel gioco, rispetto dei turni, invito al compagno di gioco, rispetto delle regole del gioco), abilità legate alla comunicazione espressiva e ricettiva (usare le buone maniere, dire grazie, prego ecc.), coinvolgimento o partecipazione sociale (contatto oculare, sorriso sociale ecc.).

In generale, gli interventi dedicati a questa fascia d’età possono mirare a migliorare competenze nel linguaggio ricettivo ed espressivo, un dominio che è intrecciato ma distinto dalle abilità sociali o abilità sociali prelinguistiche al fine di promuovere attenzione e partecipazione sociale. 

In conclusione, gli studi esaminati suggeriscono che i gruppi sociali sono efficaci nello sviluppo di abilità sociali nella prima infanzia e rappresentano un percorso alternativo per l’apprendimento delle abilità sociali. 

Scuola elementare (7-12 anni)

Ci sono numerosi studi dedicati ai gruppi sociali in questa fase di sviluppo. 

Anche in questo caso è possibile individuare la preferenza per il formato di insegnamento in piccolo gruppo con una certa variabilità in termini di frequenza e durata delle sessioni di insegnamento. 

Indipendentemente da queste differenze è possibile individuare una certa concordanza nei target di insegnamento. Generalmente i gruppi sociali dedicati a questa fascia d’età sono dedicati a insegnare target come il riconoscimento delle emozioni e delle espressioni facciali, lo spazio relazionale, la gestione delle prese in giro, il linguaggio non letterale, l’assunzione di prospettive altrui e le abilità di conversazione di base (ascoltare, fare a turno) o seppur in maniera minore abilità legate al gioco.

Adolescenti (12-17 anni)

È possibile individuare alcuni programmi specifici che si sono rivelati efficaci per questa fascia d’età come il PEERS  e il MASSI. 

Il PEERS (Program for the Education and Enrichment of Relational Skills) è un programma che si basa su due componenti: il gruppo di adolescenti e quello dei genitori. Al gruppo di adolescenti vengono insegnate le abilità sociali che vengono poi praticate. Al un gruppo di genitori viene insegnato come insegnare e aiutare i loro bambini nell’uso delle abilità. 

Le abilità riguardano la conversazione, l’uso appropriato dell’umorismo, la comunicazione, lo sport, la gestione dei disaccordi. 

Il MASSI, invece, combina molteplici modalità di insegnamento, tra cui la terapia individuale, gruppo sociale, psicoeducazione genitoriale e il feedback di coetanei con sviluppo tipico.

Sebbene i risultati di entrambi i programmi appaiano incoraggianti per gli adolescenti con alto funzionamento, in generale, sono pochissimi i programmi d’insegnamento di abilità sociali progettati per soggetti con DSA e comorbidità ID (disabilità intellettiva).

In questa popolazione  è possibile individuare più prove di efficacia con l’insegnamento basato su metodi comportamentali e (recentemente) video-modeling.

Età adulta (dai 18 anni in su)

Sono stati individuati come efficaci per questa fascia d’età diversi programmi. Un esempio sono gli interventi incentrati sulle abilità sociali professionali come il programma ACCESS (Acquiring Career, Coping, Executive Function e Social Skills) dedicato allo sviluppo di abilità sociali legate alla professione.

Recentemente, i ricercatori hanno anche iniziato a esaminare le piattaforme di realtà virtuale per incentivare le abilità sociali necessarie durante l’interlavoro come condividere le cose in modo positivo, esprimersi professionalmente.

Futuri sviluppi

Sebbene la letteratura attuale fornisca prove dell’efficacia della formazione sulle abilità sociali negli individui con DSA, sono necessarie ulteriori ricerche per determinare con sicurezza l’efficacia, la generalizzabilità e il mantenimento della risposta di questi approcci.Abi